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Terra … viva

Cinque lettere minute che compongono una parola greve, pesante, densa, che nella sua ristretta brevità non riesce mai a comprendere per intero tutti i significati che l'uomo le ha attribuito con lo sviluppo del linguaggio. Significati tecnici, geografici, simbolici, pragmatici, che stanno miracolosamente racchiusi insieme senza mai escludersi l'un l'altro, ma anzi costantemente evocandosi e chiamandosi in causa reciprocamente. Ecco dunque la necessità di omaggiare la terra non tanto con la parola che necessariamente restringe un campo, ma con le immagini vive estratte dal mondo che, nel ritagliare un rettangolo dalla fluidità della vita, l'attraversano tutta e la rendono comprensibile. Le fotografie di Gigi Montali interpretano un messaggio ampio, forse non traducibile con una parola della lingua italiana, ma che allo stesso tempo risulta chiaro e presente ad ognuno di noi: il legame della terra con l'uomo, il meraviglioso nesso che permette la sopravvivenza, lo sviluppo e la vita.

La terra è per molte comunità il primo e indispensabile strumento di lavoro, che chiede fatica ma che fornisce i suoi frutti. E' il luogo che vede l'intrecciarsi di rapporti, basati sullo scambio delle merci e delle abilità personali, ma è anche un materiale duttile, con il quale si costruiscono case e oggetti. Terra è geografia, paesaggio, strabiliante spettacolo della natura davanti al quale ci sentiamo perduti ma al quale, tutto sommato, sentiamo di appartenere. Soprattutto, la Terra di Gigi Montali è il “paesaggio abitato”, manipolato dall'uomo, che rivela le tracce di un insediamento e la presenza di una comunità.

Per dirla in altre parole, Terra è mater come colei che dà la vita e pater come colui che impone regole e limiti all'esistenza.

Claudia Cattani.

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