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Laos & Cambogia

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18 ottobre 2012 , è l’alba e siamo pronti per partire per il nuovo viaggio che ci porterà in Laos e Cambogia , gli zaini sono fatti , la macchina fotografica è pronta , allora andiamo !!

Il viaggio parte da Milano Linate scalo a Parigi , scalo ad Hanoi ed infine arriviamo un po’ stanchi ma come sempre carichi di entusiasmo a Luang Pra Bang , l’incontro con la guida , una doccia veloce e siamo già per strada . Fa caldo ma la città è così affascinante, adagiata sulle rive del Mekong , con i suoi Wat ( templi) , i monaci e i mercatini . La sera sperimentiamo subito una cena tipica , devo dire che ero un po’ scettica , ma alla fine sono stata soddisfatta , Cercate sul fiume , forse l’unico locale non turistico , con lunghi tavoli e barbecue a buffet : eccezionale !

L’indomani , sempre all’alba, ci portiamo in una delle vie principali per assistere alla questua dei monaci che effettuano da tempo immemorabile, i  monaci in silenziosa processione passano per raccogliere il riso nelle loro ciotole, offerto dagli abitanti . Senza dubbio è molto suggestivo ma purtroppo è anche meta di molti turisti non sempre rispettosi e un po’ invadenti .

Dopo aver fatto colazione , visitiamo il Royal Palace Museum e dopo una navigazione di circa un’ora arriviamo alla grotta dei Buddha , in queste piccole grotte ci sono infatti centinaia di buddha di varie dimensioni ed epoche . Pranzo sul fiume e poi rientro. Al pomeriggio visitando i vari Wat ci rendiamo conto della spiritualità molto sentita sia dai monaci che dalla popolazione. Un momento particolare è stato quando entrando quasi da intrusi in un Wat verso le 18 , abbiamo trovato i monaci che cantavano litanie per avvicinare tutti alla pace, all’amore e alla serenità dello spirito.

Domenica, andiamo al morning  market che si tiene tutti i giorni, i contadini portano tutti i prodotti e vediamo veramente di tutto : dal pesce alle rane , i grilli , vari tipi di frutta e verdura…..è da vedere ma attenzione agli odori un po’ acri . Partiamo poi alla volta di alcuni villaggi nei dintorni caratteristici per la produzione di carta di riso e seta.  Il pomeriggio arriviamo alle famose cascate di Kuang Si , dopo una visita al centro di recupero degli orsi , una breve passeggiata ed ecco lo spettacolo delle varie piscine naturale e del dislivello di 60 metri . La vegetazione è rigogliosa, le acque limpide invitano ad un bagno rinfrescante , i vari punti attrezzati per i pic-nic accolgono turisti ed abitanti a un pranzo in compagnia . Rientrando si può vedere un villaggio Khmong. Al rientro ci attende una salita di circa trecento gradini per raggiungere il famoso stupa dorato , situato proprio su una collina al centro della città .: da qui ammiriamo il paesaggio dall’alto e così salutiamo Luang Pra Bang , domani un volo interno ci porterà a Pakse .

All’aeroporto di Pakse ci attende Mouk , ci accompagnerà nei prossimi giorni sino al confine con la Cambogia. Mentre ci trasferiamo verso il Boulevan Plateau ci si ferma a visitare vari villaggi : Houey Ten , gli abitanti sono specializzati nella fabbricazione di coltelli e lame ; Ban Bong Neua è un villaggio di etnia Alak , Ban Kokphung è un villaggio Katu, etnia famosa per la tradizione di lasciare le bare sotto le case . Si visitano anche una piantagione di the e una di caffè. Arriviamo al Tadlo Lodge che ormai è sera . Il Lodge è molto carino proprie sulle rive del fiume , anche qui si formano delle piscine naturali sotto la locale cascata locale.  

La giornata inizia un po’ lenta, nel lodge vediamo gli elefanti al bagno nelle acque delle piscine naturali, poi dopo colazione si parte. Qualche sosta per fotografare le mondine e le donne che producono i noodles in modo “casereccio”. Arriviamo a Wat Phou nell’orario forse più caldo ma nonostante questo e la camminata per arrivare sino in cima siamo veramente felici della visita, Se questo tempio pre-angkoriano è così figuriamoci Angkor !!!!  Trasferimento in hotel a khong Island. Ultima serata in Laos.

Visita ad una piccola scuola di monaci poi partenza in battello per Khone Island, noleggio bici visita alla famosa locomotiva francese e poi via sino alle cascate . E’ strano non ci si aspetta che su un’isola relativamente piccola ci siano delle cascate . Pranzo e rientro sulla terraferma, per vedere le ultime cascate in Laos definite le Niagara dell’East per la loro imponenza e portata d’acqua . Dopo pochi km eccoci al confine con la Cambogia, formalità d’uscita , saluti a Mouk ed ecco ad attenderci Viseth .

Il passaggio in Cambogia a piedi e passando da un gazebo dove ti provano la febbre per vedere se sei idoneo, ovviamente io avevo la febbre ma dopo aver bevuto una bottiglietta d’acqua è magicamente scesa, mah ?! Trasferimento a Stung Treng. Breve visita della città poi cena.

Si inizia la mattina con la visita al mercato giornaliero dove si trova , anche qui , ogni cosa. Partiamo per Banlung nella regione di Rattanakiri. Eravamo pronti a un lungo trasferimento , in realtà dopo esserci fermati a vedere la raccolta della gomma , arriviamo a destinazione che è prima di mezzogiorno. Ci fermiamo ad acquistare un po’ di cibo ed andiamo a vedere le miniere di rubini e zirconi . Sono dei buchi scavati nel terreno dove ragazzi e uomini si calano per scavare e a  volte trovano qualche pietra che poi rivendono . Nella strada del ritorno ci fermiamo a visitare altre due cascate ed un monastero. Arrivati a Banlung ci fermiamo sul lungolago per un “aperitivo” e poi una passeggiata e torniamo in hotel per la cena.

Dopo una colazione con frittata con cipolle partiamo con due tipiche canoe a motore per un trasferimento di circa 40 Km per raggiungere un villaggio molto particolare soprattutto per il rito funebre , quando una persona muore fanno una sorta di festa poi si porta il corpo in una zona sacra dove si ha una sorta di sepoltura con totem e tutti gli oggetti che appartenevano al morto. Per un anno tutti i mesi bisogna andare a pregare sulla tomba e tenerla in ordine poi , visto che a quel punto il morto è tornato ad essere spirito si sacrifica un bufalo e poi non è più necessario tornare. Riprendiamo la barca ed ecco altri due villaggi uno vicino all’altro uno di etnia cinese l’altra Katu , vivono in serenità anche perché i primi sono dei commercianti gli altri invece sono agricoltori e quindi non sono in rivalità .

Si parte per la visita di alcuni villaggi di varie minoranze etniche e decisamente poveri , ma ci accolgono sempre con un sorriso, loro continuano a fare la loro vita mentre noi scopriamo le loro usanze. Arriviamo anche in un villaggio dove da poco è morta una donna : mentre gli uomini sono a vegliare la salma le donne cucinano per la cerimonia, poi toccherà a loro la veglia . Mentre si vedono queste scene mi sale un misto di malinconia e penso come qui è tutto naturale : si nasce , si vive come si può , si muore e si ritorna spirito.  Al rientro ci fermiamo al lago, anche qui è molto bello , ci facciamo tutta la camminata intorno alle rive e alla fine troviamo un gruppo di persone che stanno preparando la festa di preghiera al lago da alcuni considerato sacro: arriveranno i monaci e si pregherà e si faranno offerte al buddha .

Il trasferimento verso Kratie è meno lungo del previsto e quindi dopo un pasto frugale ci avviamo per vedere un monastero sulla collina, bella vista sulla cittadina e il Mekong. Inoltre il luogo è pieno di vita , ci sono le monache intente a pulire, sono cortesi e incuriosite . Dopo una sosta merenda andiamo all’imbarcadero per noleggiare la barca che ci porterà in un punto del fiume per avvistare i delfini d acqua dolce unici nella loro specie. Siamo poco fiduciosi invece ne vediamo tanti. Nonostante l’ora fa ancora molto caldo, arriviamo a Kratie che ormai è sera e siamo un po’ stanchi.

Ci spostiamo verso la capitale , soste per vedere un po’ la vita in campagna e poi dritti sino a Kampong Cham , rimaniamo un po’ delusi , si vede che è una cittadina fiorente e di mercato ma non ha nessuna attrattiva interessante , appena fuori dal paese invece c’è un interessante monastero. Ora per il pranzo ci dirigiamo verso un villaggio famoso per i suoi snacks a base di grilli , scarafaggi e soprattutto ragni fritti . Arriviamo in città che è pomeriggio quindi dopo aver lasciato i bagagli in hotel ci dirigiamo verso il mercato centrale che sta per chiudere : pochi acquisti e via al fresco dentro al centro commerciale .

La capitale come tutte le città è caotica, anche se qui oltre alle auto ci sono numerosi motorini, tuc-tuc e bici che rendono il tutto molto pittoresco. Il re è morto da circa 15 giorni e quindi non possiamo visitare il palazzo reale ma solo , si fa per dire, la pagoda d’argento . Sino a gennaio , quando l’astrologia sarà propizia , si veglierà il re defunto dapprima all’interno del palazzo sino a quando tutte le cariche politiche e religiose anche di altri Paesi avranno fatto visita poi il sarcofago verrà esposto ai cittadini. E’ molto suggestivo e fa capire quanto questo re è stato amato dal popolo vedere come molti cambogiani arrivati anche dalla campagna, sono davanti al palazzo reale per pregare ed offrire fiori.   Ci spostiamo in un’altra zona della città per visitare la pregione-museo del genocidio perpetrato dagli Khmer rossi nel 1975. Siamo colpiti dalle atrocità ma ancor più dall’indifferenza all’epoca dei fatti da parte di molti governi .

Il trasferimento a Battambang è un po’ lungo e a tratti monotono forse perché la giornata è grigia e forse perché siamo ormai smaniosi di arrivare ad Angkor . Le uniche soste sono per visitare alcuni villaggi flottanti dove davvero il ritmo della vita è lento e segue le stagioni. Ci fermiamo anche in una piccola “pottery” , poi via sino a destinazione.

Dopo l’esperienza del trenino di bambu , costruito per gli spostamenti in campagna ed ora principalmente a uso turistico, ci trasferiamo a Siem Reap , base per tutte le escursioni ai siti archeologici di Angkor. Come ci dire Viseth , qui in pochi anni si è tutto trasformato: da villaggio è diventata una cittadina piena di Hotel, ristoranti e divertimenti. Ora iniziamo la visita : due giorni intensi per visitare questa zona veramente spettacolare . I templi e le città sono indescrivibili , forse quello che stupisce di più è che sono strutture relativamente recenti ( anno 1ooo , nostro medioevo ) e dopo la caduta dell’impero Kmer la natura ha avvolto quasi a proteggere le varie strutture , riportate alla luce dagli archeologi francesi nella seconda metà dell’ottocento. Questa sensazione si ha maggiormente nel sito del Ta Phrom, proprio perché la foresta è ancora allo stato naturale , le radici degli alberi secolari avvolgono quasi magicamente le sculture e i blocchi di pietra delle gallerie , siglando il connubio tra la storia e la forza prorompente della natura stessa.

Il viaggio è giunto al termine , ci attende un’ultima visita ai siti al tramonto per assaporare ancora una volta la spettacolarità di questi luoghi , nel tardo pomeriggio ci trasferiamo a Bangkok e dopo un pernottamento nei pressi dell’aeroporto inizia il viaggio di ritorno via Amsterdam .

Come sempre alla fine di un viaggio si portano con sé ricordi , momenti , sensazioni …… ma soprattutto rimangono stampati nella memoria quei momenti di vita vera assaporata , accompagnati da un popolo sorridente e con tanta voglia di riscatto.  Non dimentichiamo nemmeno la bella sensazione di una natura ancora incontaminata e dei siti segno di un grande passato .

 

                                            

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